Servizio civile. «Un patto educativo per rimettere i giovani al centro dell'esperienza»
Luca Liverani venerdì 12 novembre 2021
Appello agli enti del Tavolo ecclesiale al Colloquio di San Martino organizzato dell'arcidiocesi di Lucca. Più idealità, meno "avviamento al lavoro". E da 5 mesi l'Ufficio nazionale è senza direttore
Un patto educativo perché i giovani ritornino al centro dell’esperienza del Servizio civile. È l’appello che si leva dal primo «Colloquio di San Martino», il convegno promosso dall’arcidiocesi di Lucca a vent’anni dall’approvazione della legge 64/2001, istitutiva del Servizio civile nazionale volontario dopo lo stop alla leva militare. Un dibattito volutamente organizzato l’11 novembre, festa liturgica di San Martino, neo-patrono del volontariato italiano (proclamato dalla Cei e in attesa dell’ok della Santa Sede) e santo titolare della cattedrale lucchese. Soldato nella Gallia del IV secolo, Martino divide con la spada il suo mantello per vestire un mendicante seminudo. La notte seguente gli appare in sogno Cristo. L’indomani si battezzerà. Una storia che ha molte assonanze con la difesa nonviolenta della patria e l’obiezione di coscienza, radici del servizio civile.