Conte scrive ad "Avvenire". Questo difficile «passaggio» e la generosità che lo segna
Il grazie del presidente del Consiglio al Papa, alla Chiesa italiana e al mondo della solidarietà
Gentile direttore,
le scrivo nei giorni più difficili che la nostra storia recente ricordi, nel pieno della Settimana Santa, preludio a una Pasqua che rimarrà scolpita per sempre nelle nostre vite.
L’emergenza che stiamo vivendo – nei suoi risvolti sanitari, sociali ed economici – rappresenta una sfida epocale per ciascuno di noi. Ogni giorno questo dramma interpella le nostre coscienze, pone interrogativi profondi sul mistero della morte e della sofferenza, sul destino comune dell’uomo. Proprio nel momento nel quale le misure di distanziamento sociale ci allontanano fisicamente l’uno dall’altro, sperimentiamo, nella misura più intensa, la dimensione della comunione, nella consapevolezza – come ha ricordato il Papa – di trovarci tutti «sulla stessa barca».
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