IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: GIOVANI, CITTADINANZA E PACE
E' stato pubblicato in occasione dell'evento di chiusura del Festival dello Sviluppo Sostenibile Position Paper “Il Servizio Civile Universale: giovani, cittadinanza e pace" redatto dal Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 16 in collaborazione con la CNESC e la supervisione del Professor Consorti.
Un documento che riafferma il solido e strutturale legame tra l’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030 e il Servizio civile universale, offrendo stimoli e spunti di riflessione sul ruolo del servizio civile, sulla sua dimensione istituzionale e sui possibili sviluppi.
Il documento propone di:
- riaffermare senza ambiguità̀ la dimensione della pace e del rifiuto e contrasto della violenza e della guerra in ogni sua manifestazione, combinate con la tutela e la piena realizzazione dei diritti umani quale pilastro costitutivo e fondante del servizio civile;
- valorizzare il servizio civile come motore di sostenibilità, intesa in primo luogo in chiave sociale, etica, civica, imperniata sull’assunzione da parte degli individui di una corresponsabilità̀ nell’esercizio partecipativo della funzione pubblica;
- investire in modo deciso e prospettico sul Scu, uscendo senza indugi dal regime di precarietà e incertezza che ha contrassegnato nel passato più o meno recente alcune tappe della storia dell’Istituto;
- promuovere la naturale e ineludibile tensione dell’Istituto verso una compiuta universalità̀, intesa come opportunità da riconoscersi alla totalità dei giovani titolati che intendano aderire a questa “chiamata verso il bene comune e l’auto-realizzazione”;
- promuovere il servizio civile come strumento di (ri)composizione e soluzione di conflitti, capace di produrre legami non per omologazione ma per arricchimento derivante dal riconoscimento della diversità dell’altro;
- sottolineare l’indivisibilità e unitarietà dell’Istituto, a prescindere dai settori, ambiti, luoghi, tempi dell’intervento e di maturazione dell’esperienza, presentando in tutte le articolate forme e manifestazioni progettuali che si susseguono negli anni una proposta di valore unitaria e una matrice comune;
- ribadire con forza il legame ontologico tra il Scu e il valore della partecipazione civica, sia in forma individuale che organizzata;
- affermare la vocazione alla mondialità dell’Istituto, non limitata ai soli progetti all’estero, imperniata sull’unione indissolubile tra popoli e storie personali, che crea incastri e legami saldi e fruttuosi alla base stessa dell’idea di pace, istituzioni solide, vera giustizia.
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