LA GIOIA DELLA CNESC PER L'UDIENZA DI PAPA FRANCESCO CON IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Le 3.500 persone, fra giovani in servizio e operatori che hanno partecipato grazie al contributo delle organizzazioni socie della Cnesc, ringraziano il Papa, che, con le sue parole, ha saputo motivare l’impegno dei giovani e delle organizzazioni di fronte alle sfide di questi tempi complicati che richiedono quella funzione critica e profetica che lui ci ha ricordato.
Il suo stimolo ad impegnarsi per la promozione della pace, della giustizia sociale, della solidarietà è quello che si ritrova nelle finalità del Servizio Civile Universale, così come la ricerca di soluzioni nonviolente ai conflitti.
La Cnesc ringrazia il Ministro Poletti, la Ministra Boschi, il Sottosegretario Bobba per l’impegno concreto alla crescita del Servizio Civile Nazionale e alla transizione verso il Servizio Civile Universale, realizzato attraverso il Dipartimento Gioventù e Servizio Civile Nazionale.
L’avvio concreto dell’iter del decreto legislativo per la disciplina del Servizio Civile Universale permette di iniziare a chiarire le disposizioni generali della legge e la Cnesc, come fatto in questi mesi, darà il suo contributo, propositivo e puntuale.
La Cnesc inoltre auspica che il percorso del decreto per gli interventi urgenti in materia di terremoto, adesso all’esame della Camera, possa concludersi positivamente e entro i termini previsti, così da assicurare al fondo nazionale del Servizio Civile le risorse aggiuntive necessarie nel 2017 per avviare al servizio almeno 45.000 giovani.
La Cnesc chiede comunque che nella legge di stabilità siano previsti per il 2018 e il 2019 gli stessi fondi che saranno complessivamente disponibili nel 2017.
Non si può ogni anno contare su risorse straordinarie per motivare le organizzazioni a investire sul Servizio Civile Universale.
Il 2017 deve avere come primo atto concreto l’avvio dei progetti dei Corpi Civili di Pace, lasciati in un binario morto da molti mesi.
Roma, 26 novembre 2017.
- Testo del discorso del Santo Padre Francesco ai giovani del Servizio Civile Nazionale