La Camera,
premesso che:
la legge n. 64 del 2001 ha istituito, in conseguenza della abolizione della leva obbligatoria, il Servizio civile nazionale, un servizio volontario aperto ai giovani che intendono tra l'altro, come prevede l'articolo 1 della medesima legge, promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli, nonché partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale, con particolare riguardo al settore ambientale;
la legge n. 230 del 1998 ha previsto l'istituzione del Fondo nazionale per il servizio civile, che viene rifinanziato annualmente con la legge di stabilità;
le risorse attualmente stanziate per il Fondo nazionale sono assolutamente insufficienti e inadeguate. Mentre la legge di stabilità dello scorso anno stanziava per il Servizio civile 105,3 milioni di euro per l'anno 2014, la legge di stabilità attualmente all'esame del Parlamento assegna al Servizio civile per l'anno 2015. solamente 65,7 milioni di euro. Ossia una riduzione di ben 40 milioni di euro;
fra le varie conseguenze di questo drastico taglio di oltre il 37 per cento delle risorse, c'è la esclusione per 1.500 giovani che erano stati inseriti nella programmazione 2014-2015 fatta dal Dipartimento della Gioventù e Servizio civile nazionale;
i 65,7 milioni attualmente previsti per il 2015 dal disegno di legge di stabilità, non consentono null'altro che una mera sopravvivenza per il Servizio civile nazionale, laddove uno stanziamento di almeno 200 milioni di euro, come richiesto – tra gli altri – anche dalla Conferenza nazionale Enti per il Servizio civile, consentirebbe di mettere a bando tutti i progetti Italia ed Estero depositati lo scorso 31 luglio, per consentire a più di 40 mila giovani di vivere l'anno di servizio civile nazionale, a cui si aggiungono i circa 10 mila del servizio civile in Garanzia Giovani,
impegna il Governo
a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a provvedere a un sensibile incremento delle risorse per il Fondo nazionale per il Servizio civile, garantendo in tal modo una dotazione almeno per il 2015 di 200 milioni di euro, al fine di consentire di mettere a bando tutti i progetti Italia ed Estero depositati lo scorso 31 luglio.
9/2679-bis-A/22. Ferrara, Marcon, Nicchi, Melilla, Duranti.
La Camera,
premesso che:
come si legge sul sito «Presidenza Consiglio dei ministri – Dipartimento della Gioventù e del servizio civile nazionale» il Servizio civile nazionale, istituito con la legge 6 marzo 2001 n. 64, che dal lo gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente volontaria – è un modo di difendere la patria, il cui «dovere» è sancito dall'articolo 52 della Costituzione; una difesa che non deve essere riferita al territorio dello Stato e alla tutela dei suoi confini esterni, quanto alla condivisione di valori comuni e fondanti l'ordinamento democratico. È la opportunità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore di coesione sociale. Il servizio civile volontario garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, una importante e spesso unica occasione di crescita personale, una opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Chi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel Servizio civile volontario, sceglie di aggiungere un'esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, quando non diventa addirittura opportunità di lavoro, nel contempo assicura una sia pur minima autonomia economica. Le aree di intervento nelle quali è possibile prestare il Servizio Civile Nazionale sono riconducibili ai settori: assistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, servizio civile all'estero;
è in discussione in parlamento un disegno di legge delega proposto dallo stesso Governo che prevede di aprire la partecipazione al servizio civile a 100.000 giovani;
il provvedimento in esame prevede per il 2015 uno stanziamento per il Servizio civile nazionale pari a 65.730.527;
per far partire un contingente di almeno 40.000 giovani, pari a quello dello scorso anno, occorrerebbe un ulteriore stanziamento pari a 135 milioni di euro,
impegna il Governo
ad individuare risorse economiche necessarie a consentire una reale programmazione dei progetti e il soddisfacimento delle aspettative delle migliaia di giovani che annualmente vorrebbero partecipare a questa fondamentale esperienza di vita.
9/2679-bis-A/244. Beni, Capone, Casati, D'Incecco, Carnevali, Albini, Patriarca, Piazzoni, Piccione, Amato.
La Camera,
premesso che:
la legge 6 marzo 2001 n. 64 ha istituito il Servizio Civile Nazionale: un Servizio volontario aperto ai giovani dai 18 ai 28 anni finalizzato alla difesa non armata, ai sensi degli articoli 52, primo comma, e 11 della Costituzione, dando oro la possibilità di effettuare un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale attraverso l'esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale;
l'istituto è finanziato tramite il Fondo nazionale per il servizio civile istituito con Legge n. 230 del 1998, articolo 19 che, per l'anno 2015, ha subito un taglio di circa 40 milioni;
risulta strategicamente rilevante l'importanza di investire, soprattutto in un periodo di crisi occupazionale come quello attuale, su uno strumento così efficace ed utile per i giovani per acquisire competenze da poter utilizzare in un successivo percorso lavorativo ma, soprattutto, per fare esperienza di cittadinanza attiva a tutela del Paese;
considerata la chiara intenzione del Governo e del Parlamento di riformare l'istituto del Servizio Civile Nazionale rendendolo universale attraverso l'approvazione della Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale (articolo 5 atto Camera n. 2617),
impegna il Governo:
a valutare in maniera approfondita gli effetti delle disposizioni richiamate al fine di ripristinare, nel corso dell'iter della manovra di bilancio, i fondi prima assegnati per il 2015 al Servizio Civile Nazionale;
ad assegnare prioritariamente all'istituto del Servizio civile universale i fondi destinati alla legge Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale;
a garantire, gradualmente fino al 2017, i fondi per assicurare un contingente di 100.000 giovani in Servizio civile universale.
9/2679-bis-A/260. Bonomo, Sereni, Campana, Lenzi, Ascani, Braga.