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31 ottobre 2024. di seguito un breve aggiornamento sulla riunione della Consulta Nazionale del Servizio Civile tenutasi il 30 ottobre.
Nella giornata di ieri mercoledì 30 ottobre si è tenuta la Consulta Nazionale del Servizio Civile in cui si sono discussi in particolare due punti, uno afferente alla revisione delle Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale e l’altro al Documento di Programmazione finanziaria per il 2024.
Il Presidente della Consulta Enrico Maria Borrelli ha presentato al Dipartimento il documento che raccoglie le proposte della Consulta per la revisione della Disciplina, frutto di un lavoro di confronto e mediazione che ha impegnato i componenti in due sedute straordinarie. Le proposte sono orientate alla semplificazione dei processi, alla digitalizzazione, alla flessibilità volta a favorire la partecipazione dei giovani, all’affermazione del concetto di sede come riferimento di attività su un territorio e non solo come sede fisica. Si propone di individuare ulteriori permessi straordinari per facilitare l’adesione dei giovani. Il Dipartimento ha espresso il proprio apprezzamento per il processo e la modalità di lavoro, e chiarisce che per l’accoglimento o meno delle stesse terrà conto di esigenze di carattere organizzativo, della sostenibilità, della normativa primaria.
Per quanto riguarda i permessi, tema complesso, si valuterà di fissare un tetto massimo al numero di permessi straordinari di cui l’operatore volontario potrà usufruire. Il Dipartimento invierà una bozza di modifica della disciplina che sarà discussa nella Consulta straordinaria prevista per il 14 novembre con la presenza del Ministro Andrea Abodi.
Il Dipartimento rappresenta la necessità di poter verificare che le presenze vengano rilevate giornalmente. Oggi, infatti, su helios l’ente comunica le assenze e, soltanto indirettamente, le presenze dei volontari. Il Dipartimento pone la questione di come verificare e porterà una proposta. Per contro i componenti della Consulta fanno presente che eventuali modifiche devono tener conto della sostenibilità per gli enti e che la rilevazione delle presenze (sia essa fisica o digitalizzata) dev’essere svincolata dalla sede fisica e che l’ente già effettua controlli sulle presenze a diversi livelli. Diversamente, si rischia di dare un’impostazione rigida a un’esperienza che non è lavoro e che prevede un contributo forfettario.
Viene presentato il DPF 2024, che non viene sottoposto al parere della Consulta, in quanto mancano alcuni dati legati all’accordo con le Regioni che verrà definito a breve.
Il DPF stabilisce il contingente di 48.407 operatori volontari in Italia e 1.273 all’estero, grazie ai 220 milioni del decreto del 19 ottobre u.s. che si aggiungono ai 143 milioni previsti dalla legge di stabilità 2024. Il dipartimento offre una prima stima (da verificare) dei fondi residui, che ammonterebbe a circa 70 milioni che svilupperebbero la copertura di circa 10.000 posizioni. Si specifica che il bando dovrà essere successivo alla conversione in legge del decreto che stanzia i 220 milioni, conversione prevista entro il 19 dicembre, ma includerebbe già buona parte delle risorse residue del 2024.
Il Dipartimento sta lavorando sulla revisione del prontuario delle verifiche e dei controlli del 2017, sul quale la CNESC ha auspicato un coinvolgimento della Consulta.
La dott.ssa Massoli conferma l’impegno del Dipartimento a pubblicare quanto prima il bando volontari dei Corpi Civili di Pace, previo confronto con il Comitato di monitoraggio.