SUCCESSO DI CANDIDATURE PER I CORPI CIVILI DI PACE
875 DOMANDE PER 153 POSTI
Colpisce favorevolmente la disponibilità dei giovani alla partecipazione a questo importante istituto soprattutto in tempi di escalation di violenza e guerra a livello locale e globale. Un segnale forte che non può restare inascoltato.
Gli enti della Cnesc hanno svolto un ruolo attivo nel conseguimento di questo significativo risultato avendo messo a bando 108 posti (sulle 153 posizioni complessive) che hanno raccolto complessivamente 602 candidature su 875 candidature, secondo i dati resi noti dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale il 4 luglio.
Per questo la Cnesc si fa parte attiva presso tutte le sedi istituzionali affinché venga fin da subito prospettata la possibilità di attivazione della seconda annualità dei progetti che si avvieranno entro il 31 ottobre, così da presentare agli operatori dei Corpi civili di Pace e agli enti di accoglienza una prospettiva di intervento pluriennale, come già previsto dalla sperimentazione stessa.
“È un bel segnale che arriva dai giovani - dichiara Laura Milani Presidente CNESC - un riconoscimento dell’interesse nei confronti di questo Istituto sperimentale di costruzione di una pace positiva e di diffusione della cultura della nonviolenza e della solidarietà. La guerra in Ucraina e i tanti conflitti nel mondo ci spingono a investire maggiormente nella trasformazione nonviolenta dei conflitti e in forme di prevenzione che permettano di intervenire prima che si accendano focolai di guerra”.
“Auspichiamo – conclude Milani - che il Ministro Abodi si faccia portavoce presso il Governo e i Ministeri competenti di questa disponibilità dei giovani a mettersi a servizio del Paese, e che il Governo e il Parlamento vogliano, nella prossima programmazione finanziaria, prevedere le risorse necessarie per investire nella costruzione della pace attraverso i Corpi Civili di Pace”
Roma, 7 luglio 2023
Paolascarsi Ufficio stampa
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