Il servizio civile e "l'affannosa ricerca" di risorse: governo pensa a un fondo annuo di 230 milioni
L'impegno di Spadafora nell'incontro con la Consulta nazionale per avviare 40 mila giovani l'anno. E la Cnesc ricorda i dati: nel 2019 confermati i 39 mila posti del bando (- 25% sul 2018), nel 2020 potrebbero arrivare a 35 mila. “Non tagliate le gambe al Servizio Civile Universale”
di Francesco Spagnolo
ROMA - “Non tagliate le gambe al Servizio Civile Universale”. È questo l’appello che la Cnesc (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile), la principale associazione in Italia di rappresentanza degli enti di servizio civile, lancia dopo l’incontro avvenuto ieri a Roma della Consulta Nazionale con il Ministro delegato, on. Vincenzo Spadafora.
“In occasione del confronto, pacato e costruttivo, che il Ministro Spadafora ha avuto con i componenti della Consulta – scrive oggi la Cnesc -, sono state fornite le informazioni utili a capire le possibilità di attuazione della nuova Programmazione Triennale del Servizio Civile Universale, a cominciare dalle risorse economiche disponibili. Al momento, oltre ai residui dell'esercizio 2019, sono previsti (nella Legge di Bilancio all'esame del parlamento) 139 milioni di euro che permetteranno l'anno prossimo a circa 20.000 giovani di svolgere il servizio civile”.
A questi fondi vanno aggiunti, secondo quanto dichiarato dal Ministro, ulteriori 56 milioni nell'ambito del Programma "Garanzia Giovani", “che ha però il limite di attivarsi solo in alcune regioni e non su tutto il territorio nazionale o per l'estero”, spiega la Cnesc, e altri 16 milioni provenienti dal Fami (Fondo Asilo, migrazione e integrazione). In ne 70 milioni dovrebbero arrivare se passerà il disegno di legge (C. 2090), proposto dal Governo Conte I alla ne dello scorso luglio e che sarà in discussione alla Camera nei primi mesi del 2020. “Se approvato – ricordano gli enti Cnesc -, consentirà il nanziamento di circa 13.000 posti che molto probabilmente saranno impiegati per il bando 2020”, anche se inizialmente era pensato per recuperare già quest’anno dei posti dai progetti approvati ma non nanziati nell’ultimo bando volontari.
“Grazie ai provvedimenti del Governo potranno partire circa 53mila ragazzi invece dei circa 27.000 che sarebbero partiti con i fondi previsti dal Governo PD”, aveva dichiarato ad agosto l’allora Sottosegretario Spadafora. Così invece il numero dei volontari del 2019 viene confermato ai 39.646 dell’ultimo Bando nazionale, con una riduzione quindi del 25% rispetto ai 53.363 nanziati dal Governo Gentiloni nel 2018.
Mentre per il 2020, al netto di “Garanzia Giovani”, il prossimo Bando ordinario si potrebbe attestare complessivamente intorno ai 35 mila posti, con “ancora una volta, come in passato, le sorti del Servizio Civile Universale che dipendono dall'a annosa ricerca di fondi aggiuntivi in corso d'anno”, commenta la Cnesc. “Ci è stato detto che individuare i fondi in Legge di Stabilità non sarà cosa semplice – conferma in una intervista Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum Nazionale del Servizio Civile e componente della Consulta nazionale -. Il Ministro è stato più volte al Mef e gli è stato più volte chiarito che questi soldi per il momento non sono reperibili”.
Ma nelle intenzioni del Ministro sembra questa ormai la strada tracciata per il Servizio Civile Universale: a fronte di una progettazione degli enti che lo scorso anno ha superato i 62 mila posti richiesti, ed una domanda dei giovani che quest’anno è stata di oltre 85 mila candidature, “il Ministro ha condiviso l’idea e l’auspicio di riuscire a trovare una formula che possa garantire, già in Legge Finanziaria, una dotazione di 230 milioni circa ogni anno che permetterebbe di avviare 40 mila giovani”, spiega Felisia Farnese, Rappresentante Nazionale dei Volontari. “Un'idea che è stata ispirata dal mondo sociale che ha sempre auspicato una riforma in questo senso e che non può che renderci felici. Questo non toglie l'amarezza per quei progetti che sul 2019 non potranno partire per la mancanza dei fondi che avrebbero dovuto esserci. Ma la strada è quella giusta”, chiosa Borrelli. Non è dello stesso avviso la Cnesc che “di fronte a questa realtà, fa appello al Presidente del Consiglio, al Governo e al Parlamento perché non si taglino le gambe al Servizio Civile Universale e non si dia un'altra sberla ai giovani, dopo tanti discorsi sulla loro centralità per il futuro del Paese”.
La riunione della Consulta del 4 dicembre è stata l’ultima con questa composizione. Per il 2020 infatti si annuncia la nomina, sulla scia della riforma del Servizio Civile Universale, di una nuova Consulta aggiornata nella composizione e nel numero dei componenti, che saliranno a 23 dai 15 attuali.
“Come Rappresentanza dei Volontari abbiamo posto all'attenzione del Ministro il tema del riequilibrio del numero dei membri della nuova Consulta per il Servizio Civile Universale in quanto non viene rispettato lo stesso rapporto in termini di aumento per tutte le altre componenti rispetto alla vecchia composizione; la sostenibilità delle attività della Rappresentanza e l’organizzazione strutturata dell’Istituto all'interno dei servizi del Dipartimento, nonché la rimozione del taglio dell’assegno alle volontarie in astensione per maternità”, conclude Farnese.