Servizio Civile Universale, che fine hanno fatto i 70 milioni promessi?
Sono stati pubblicati e rilanciati su Facebook dal ministro Vincenzo Spadafora gli stanziamenti del 2019 e del Piano triennale 2020-2022. Per l’anno corrente mancano all’appello non solo i 70 milioni aggiuntivi promessi ma anche gli 11 milioni dell’accantonamento preventivo per i tagli ordinari che dovevano essere scongiurati. E per gli anni successivi i fondi colano a picco con un 2021 che potrà contare su soli 99.286.531 euro per circa 12mila partenze. Per Licio Palazzini, presidente Cnesc, «è un quadro drammatico»
«Nella giornata di ieri ho firmato il decreto di approvazione del Piano triennale 2020-2022 e del Piano annuale 2020 per la programmazione del servizio civile universale. Si tratta di una novità importante che dà definitivamente il via alla riforma del 2017». Così su Facebook il Ministro dello Sport e della Gioventù, Vincenzo Spadafora. Che aggiunge: «Con la programmazione gli enti non presenteranno più singoli progetti ma programmi articolati in progetti, che avranno obiettivi strategici comuni, uno specifico ambito di azione entro cui operare e una coerenza complessiva delle attività, per rendere più armonici ed efficaci gli interventi. I Piani si fondano sull'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e sul ruolo chiave che i giovani possono svolgere nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso il servizio civile, con particolare attenzione alle priorità del Paese, alle esigenze dei territori e alle potenzialità degli enti», continua il post, «è l'avvio di un percorso lungo e sicuramente impegnativo ma abbiamo tracciato la rotta e sono certo che il sistema nel suo complesso saprà rispondere al meglio a questa significativa sfida».
Continua a leggere l'articolo di Lorenzo Maria Alvaro su Vita.it