Di una riunione in corso d'opera, per di più, di un organismo costituito con decreto ministeriale, non dovrebbero circolare ricostruzioni, ma la redazione di scmagazine la pensa diversamente e siamo costretti a intervenire, consapevoli dei danni che l'impegno per il futuro del servizio civile subisce da questa vicenda.
L'articolo pubblicato sul magazine di Amesci, nella descrizione dei lavori della Consulta Nazionale del Servizio Civile del 4 Giugno u.s. omette di dire che:
- la CNESC ha cercato per settimane di parlare con i rappresentanti dei giovani di SCN per istruire il modo di arrivare alla prima riunione della Consulta e alla individuazione del suo presidente, senza ricevere risposte, se non sabato 1 Giugno ricevere una telefonata di autocandidatura di Conforti;
- la CNESC domenica 2 Giugno a tre rappresentanti dei giovani ha proposto un ticket enti-giovani per la presidenza e la portavoce, innovando la precedente esperienza, entrambi vincolati ad essere espressione delle deliberazioni comuni. Anche stavolta silenzio;
- La risposta è arrivata durante i lavori della Consulta con la autocandidatura di Conforti. Da qui la candidatura della CNESC;
- L'articolo inoltre omette di dire che ad un certo punto della discussione Conforti ha proposto a Presidente della Consulta Borrelli, rappresentante del Forum del Servizio Civile e presidente di Amesci.
Detto questo per la completezza dell'informazione, la CNESC è consapevole di essere di disturbo per la tenace proposizione del SCN come forma di difesa civile e nonviolenta della Patria, in coerenza con la legge 64/2001 e le ripetute sentenze della Corte Costituzionale, invece che stampella del welfare. Nello stesso tempo siamo consapevoli di disturbare per l'opposizione alla strisciante riforma di fatto del SCN con l'accasamento per via amministrativa nelle politiche giovanili.
Così come sappiamo di disturbare per la richiesta di una governance del Servizio Civile Nazionale trasparente, partecipata dai giovani e dalle organizzazioni pubbliche e senza scopo di lucro invece che fondata sui soli incontri bilaterali.
Si parli di questo, come correttamente ha fatto il rappresentante di ANCI, invece che ricorrere allo stereotipo dello scontro generazionale.
Fin dai prossimi giorni, come sempre fatto, opereremo verso tutte le componenti della Consulta Nazionale per contribuire a trovare una soluzione comune, che richiede comunque volontà in questo senso.